Si è riunita, nei giorni scorsi, nella sede della Cei, a Roma, la Commissione presbiterale italiana, un organismo che collabora con l’episcopato nel ricercare, individuare e approfondire problemi pastorali di carattere nazionale, in particolare quelli relativi al clero. I membri, eletti dalle Commissioni presbiterali delle loro regioni di provenienza, dopo essersi insediati il giugno scorso (nella prima riunione del quinquennio 2018-2023), hanno dato il via ai lavori mettendosi in ascolto del discorso di Papa Francesco al Convegno di Firenze, che è stato definito da mons. Franco Giulio Brambilla “una sorta di enciclica all’Italia”. Al termine, nei gruppi di studio, i membri della Commissione hanno avuto occasione di presentare i frutti che quell’intervento del Papa, assieme ad Evangelii gaudium, ha prodotto nelle Chiese locali. Don Massimo Naro, docente di Teologia sistematica alla Facoltà Teologica di Sicilia, ha tenuto una relazione sul significato del discorso di Firenze per l’oggi della Chiesa italiana. Infine, nell’ultima sessione di lavoro, la Commissione ha individuato i due temi principali attorno a cui intende concentrarsi nel corso del quinquennio: le zone pastorali e la fragilità nella vita del prete.