COMMISSIONE PRESBITERALE ITALIANA
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

A conclusione del quinquennio 1998–2003

che oggi attende chi semini Vangelo. Ora cedo la parola a voi. Sarebbe interessante procedere con un “giro di tavola” dove ognuno dei delegati “uscenti” comunica a tutti (nuovi delegati compresi) il meglio di quanto ha percepito (ed eventualmente in seguito da sviluppare meglio ancora) in questi interessanti e densi anni trascorsi. Un grazie cordiale […]
29 Ottobre 2003

che oggi attende chi semini Vangelo.

Ora cedo la parola a voi. Sarebbe interessante procedere con un “giro di tavola” dove ognuno dei delegati “uscenti” comunica a tutti (nuovi delegati compresi) il meglio di quanto ha percepito (ed eventualmente in seguito da sviluppare meglio ancora) in questi interessanti e densi anni trascorsi.

Un grazie cordiale e sincero a voi tutti, al nostro Presidente (e ai vescovi già Presidenti della CPI) come ai vari delegati che hanno sempre cercato di tener vivo un buon clima, davvero costruttivo.L’attuale Commissione Presbiterale Italiana (CPI), il cui mandato era iniziato il 14 aprile 1998 (cf. Lettera di S.E. Mons. Ennio Antonelli / Prot. n. 357/98) è stata quasi totalmente rinnovata nei suoi membri. Alcuni, del resto, hanno già ricevuto la Lettera di nomina per il quinquennio da parte del Presidente CPI, S. E. Mons. Giuseppe Betori, Segretario Generale della C.E.I. Per altri il Presidente procederà a suo tempo, non appena tutte le Regioni avranno designato i delegati eletti alla CPI.
Al momento attuale (2-3 aprile 2003)
· la segreteria nazionale della CISM (Conferenza italiana superiori maggiori) ha già presentato l’elenco dei sette designati;
· inoltre hanno provveduto a eleggere i tre rappresentanti per la Commissione Presbiterale Italiana undici (11) Regioni ecclesiastiche su un totale di sedici (16).
· Siamo, quindi, a buon punto… ma non ancora al completo.

Di conseguenza – in attesa che anche le altre cinque Commissioni Presbiterali Regionali completino la loro elezione e ne segnalino i nominativi inviando un apposito Verbale alla Segreteria della CEI o della Commissione Presbiterale Italiana (circonvallazione Aurelia 50 – 00165 Roma) – si dovranno tramandare ad un nostro prossimo appuntamento [fissato per il 29-30 gennaio 2004] alcuni degli adempimenti iniziali che inaugurano il quinquennio del nostro lavoro.

In particolare, l’elezione di un nuovo Rappresentante della CPI presso il Consiglio delle Commissioni Presbiterali Europee (CCPE), dei delegati CPI nel CNV e dei membri del Consiglio Direttivo: due eletti per ciascuna area del Paese (Nord – Centro – Sud), che si aggiungono al Presidente e al Segretario, membri di diritto.

Per quanti devono ancora provvedere all’elezione, si ricorda che non possono essere eletti sacerdoti che abbiano già avuto due successivi mandati nella CPI e che i sacerdoti diocesani vanno eletti (non designati o cooptati) sia a livello di Diocesi/Arcidiocesi, come pure di Regione Ecclesiastica; e che la presenza ai lavori della CPI è un impegno responsabile, sia verso il “centro”, sia verso le “Regioni” che si è mandati a rappresentare: il Regolamento prevede infatti il “decadere” dal mandato dopo tre assenze consecutive… Ed è serio applicarlo, pur tenendo conto di tutte le attenuanti, che sono tenute in considerazione quando il delegato ne fornisce valida giustificazione.

Una retrospettiva.
I nostri incontri del 2003 sono avvenuti:
· il 29-30 gennaio 2003 (ultima seduta della CPI in scadenza: le relazioni di fondo sono riportante integralmente on-line nella sezione “Bacheca” (www.chiesacattolica.it/cpi);
· ora (2-3 aprile) si ha un incontro di “passaggio di consegne”, unitamente alla nuova CPI;
· il prossimo appuntamento del 2003 è fissato non più a fine settembre, ma l’1-2 ottobre p.v.
· Ripercorriamo dunque, sia pure telegraficamente, i nostri lavori fin dal primo incontro.

Allora Presidente era S. E. Mons. Ennio Antonelli e Segretario don Daniele Giglioli: il primo è l’attuale arcivescovo di Firenze, di cui ricordiamo l’attenzione cordiale con cui ha sempre seguito la CPI; il secondo è Rettore del Seminario di Susa/ TO (I “veterani” ne ricordano l’arguzia e la straordinaria capacità di lasciare sempre qualcuno che chiede la parola… [si veda il quadro che sta alle mie spalle e che veglierà sul nostro lavoro anche nel corso del prossimo quinquennio] ).

1. Roma, 27-28 maggio 1998: Presentazione dei membri / Breve relazione riassuntiva, a cura del Segretario, don Daniele Giglioli e relazione sulla Formazione permanente dei presbiteri (proposta dalla CPI alla Comm. Episcopale CEI) / I compiti dei rappresentanti del clero presso l’ICSC (D. Calcagno) e presso il CCPE; Il progetto culturale (+ E. Antonelli). Nel corso di questo primo incontro si elegge il Consiglio Direttivo e il nuovo Segretario: è Mons. Lino Fumagalli della diocesi di Porto-Santa Rufina (La Storta – Roma).

Nel “Notiziario” n. 1 sono riportate, inoltre, due comunicazioni:
- un Foglio di lavoro per le Verifiche degli Orientamenti pastorali ETC;
- una comunicazione della CPR dell’Emilia-Romagna (cf. sito / dalle Regioni)

2. Roma, 30 settembre-1 ottobre 1998: Ordine e Matrimonio (p. Lamberto Crociani); Sfide pastorali della famiglia (mons. R. Bonetti); Sacerdoti non italiani nelle nostre diocesi (mons. S. Bertozzi). Nel corso di questo incontro si eleggono due rappresentanti della CPI c/o il Centro Nazionale Vocazioni (A. Caelli-R. Bizzarri). Nel “Notiziario” n. 2 è riportata una comunicazione della CPR Abruzzo-Molise; inoltre un abbozzo di calendario per il 1999.

3. Roma, 27-28 gennaio 1999: Il sacramento della Penitenza (relatori Mons. F. Peradotto, Don C. Bissoli, Don G. Busani, don R. Tonelli); incontro-dialogo con un confessore; sintesi della presenza CPI al simposio CCPE a Strasburgo e proposizioni in lingua italiana (mons. Q. Fabbri). Nel “Notiziario” n. 3 è riportata una comunicazione della CPR Abruzzo-Molise; una della CPR Lazio in merito al diaconato permanente + Formazione permanente a Roma. Infine, Esperienze di Formazione permanente (CPR della Puglia). Conclude il Notiziario un elenco dei membri della Commissione Presbiterale Italiana (dove manca solo la Campania).

4. Roma, 28-29 aprile 1999: I presbiteri (I. Schinella); Accompagnamento spirituale dei candidati al presbiterato (don A. Ladisa); Desiderata CPI in vista dell’Assemblea generale della C.E.I. dedicata alle Vocazioni al ministero ordinato e alla vita consacrata.

* Il 29 aprile la CPI può concelebrare con S.S. Giovanni Paolo II nella sua Cappella privata. Un incontro indimenticabile. Dopo la S. Messa il Papa saluta ogni membro, a cui viene consegnato un gradito omaggio e foto di rito. Nel “Notiziario” n. 4: comunicazioni (“Il ministero della riconciliazione”, Past. vocazionale, FP del clero, CPR Abruzzo-Molise).

5. Roma, 29-30 settembre 1999: Europa (prof. F. Marzano); Prima consultazione sui nuovi Orientamenti CEI per il nuovo decennio (+ E. Antonelli); conclusioni del Seminario di Prato sulla Formazione permanente del clero (materiali vari); Un’Europa multietnica e multi-religiosa (mons. Aldo Giordano, Segr. Generale CCEE). Nel “Notiziario” n. 5 c’è il verbale dell’elezione della Campania dei nuovi membri presso la CPI, che è ora completo.

** A fine dicembre S.S. Giovanni Paolo II elegge Mons. Lino Fumagalli vescovo di Sabina-Poggio Mirteto. La notizia, accolta con gioia, comporta l’elezione d’un suo sostituto nella CPI.

6. Roma, 12-13 gennaio 2000. Verifiche degli orientamenti pastorali della C.E.I. per gli anni 90 (“Siediti e calcola bene…” – p. Giampietro Brunet sci), “Evangelizzare Cristo oggi. Opzioni pastorali” (don C. Bissoli sdb) ed elezione del nuovo Segretario in sostituzione del neo-vescovo mons. Lino Fumagalli: risulta eletto p. Giampietro Brunet sci. Il Presidente della CPI, S.E. Mons. E. Antonelli, dopo aver interpellato e avuto il consenso dell’Ordinario religioso, lo nomina (come da Regolamento) Segretario della CPI per un quinquennio. A conclusione di questi numeri del “Notiziario” viene riportato, il Regolamento CPI, l’elenco aggiornato dei membri e una rassegna stampa di articoli utili sui temi affrontati dalla CPI.

7. Roma, 29-30 marzo 2000. La prima giornata dei lavori è dedicata ai temi: “Il presbitero e la corresponsabilità dei fedeli” (prof. Luca Diotallevi – Terni) e “Presbiterio e altri soggetti ecclesiali” (Mons. S. Lanza – PUL), mentre nella seconda giornata tutti si trasferiscono alla Basilica di s. Paolo per il Gubileo della CPI, presieduto da S.E. Mons. Ennio Antonelli. Il n. 7 del “Notiziario” riporta un “Verbale ragionato” dell’incontro (a cura di D. Maggi); altri materiali dalle CPR e una presentazione di S.E. Mons. Ennio Antonelli (“Verso gli Orientamenti pastorali per il prossimo decennio…”); infine l’intervento del Segretario, invitato all’Ass. Gen. C.E.I intervenuto a nome della CPI e riportando proposte della stessa.

8. Roma, 27-28 settembre 2000. Il tema centrale è Il Presbiterio diocesano e il Diaconato Permanente (+ L. Conti, vescovo di Macerata); seguono comunicazioni varie: Verso gli Orientamenti CEI 2001-2010 (+E. Antonelli e invitati CPI all’Ass. generale CEI di maggio); il 28 settembre riprende il dibattito e alcune prospettive ed esperienze.

9. Roma, 17-18 gennaio 2001. La relazione di inizio anno è affidata a Mons. G. Visconti, un veterano della CPI, che illustra il tema “Chiesa, presbiteri, pastorale. Segni di speranza”. La sessione è riservata anche alla elezione congiunta (CPI-Faci) di “rappresentanti del clero italiano” nell’Istituto centrale per il sostentamento del clero. Tale adempimento è preparato da una comunicazione di Mons. D. Mogavero, da una relazione di Mons. D’Addezio sul lavoro svolto sin qui nel quinquennio e da comunicazioni varie. Il 18 gennaio è dedicato alle elezioni di cui sopra. Il n. 9 del “Notiziario” riporta i verbali di questa elezione, come pure dei nove delegati della CPI al Simposio CCPE (Triuggio, settembre 2001).

10. Roma, 21-22 marzo 2001. Temi centrali sono: La famiglia (R. Bonetti), l’Azione cattolica (dr. Paola Bignardi) e il mondo della scuola (V. Zani) con relativo dibattito.

· Il 21 marzo S.S. Giovanni Paolo II nomina S.E. Mons. E. Antonelli arcivescovo di Firenze; Neo-Segretario Generale della C.E.I. viene nominato poco dopo S.E. Mons. G. Betori. Il Notiziario CPI (nn. 7-10) si apre con un saluto al primo e un Benvenuto al secondo, che ci accompagna con grande attenzione ai nostri incontri presbiterali.

· Il Notiziario n. 10 si conclude con un’ampia documentazione integrativa: Ordinazione di S.E. Mons. Lino Fumagalli (20 febbraio 2000); Giubileo della CPI (30 marzo 2000); con un doc. della CPR della Lombardia (“Per una lettura dell’esperienza presbiterale”) e con alcuni articoli riguardanti i lavori e i temi affrontati dalla Commissione presbiterale it. nel periodo.

NB: Nel mese di settembre si ha il X Simposio delle Commissioni presbiterali d’Europa a Triuggio, al quale il nostro Presidente S.E. Mons. G. Betori invia un apposito messaggio. Questo e diversi altri materiali di cui si parla in questa rassegna sono reperibili anche nella sezione che la C.E.I. ha riservato alla Commissione presbiterale it. nel sito www.chiesacattolica.it/cpi.

11. Roma, 3-4 ottobre 2001. “Preti e sfide della Chiesa del duemila” (prof. Franco Garelli); Prospettive emerse dall'incontro CCPE (Triuggio/MI - settembre); Orientamenti CEI per il primo decennio degli anni 2000 (+ G. Betori); “Preti, comunità cristiane e attenzione al territorio” (A. Cecconi – Pisa) e articolato dibattito.

12. Roma, 16-17 gennaio 2002. Unione Europea. Prospettive e problemi aperti (+ A. Nicora); Sostentamento del clero. Problemi e desiderata (don Vincenzo Venturi) e lavori di gruppo; Ripresa del tema “Sostentamento clero” e sintesi propositive; dibattito e varie.

13. Roma, 6-7 marzo 2002. ”La pastorale giovanile oggi (P. Giulietti); comunicazione sulla Parrocchia (Q. Fabbri); ”La parrocchia in un mondo che cambia” (+ G. Bonicelli) e dibattito.

14. Roma, 11-12 settembre 2002. ”Comunicare il Vangelo nell’epoca dei mass media” (+ F. Cacucci); La questione antropologica (Ina Siviglia Sammartino); comunicazione Mioli- Petris (Fond. Migrantes) ed elezione di un Revisore dei conti e sostituto nel Consiglio di amm. ICSC.

15. Roma, 29-30 gennaio 2003. Le relazioni chiave sono riportate integralmente nel sito CPI: Prete, parrocchia, missionarietà (Mons. G. Andreozzi); La spiritualità diocesana (Don Dario Vitali:). Come sempre alle interessanti e dense relazioni è seguito un partecipato dibattito.

E così – come da programma [tre riunioni all’anno] – siamo arrivati a quota 15 (tre per anno). E si apre la 16ª sessione, di passaggio e insieme di inizio del nuovo quinquennio della CPI quasi tutta rinnovata (ci si augura che entro giugno tutte le CPR giungano a eleggere i nuovi membri).

Alcune annotazioni.

· In questo quinquennio sono cresciute l’amicizia, la collaborazione, uno scambio di esperienze e idee fra tutti i presenti, che rappresentano in certa misura l’intero presbiterio nazionale (religiosi compresi, essi pure parte attiva nelle varie sessioni che si sono succedute fino a questa conclusiva). E sicuramente il frutto maggiore del nostro lavoro, fatto di ascolto rispettoso e di proposte accolte e fatte, sia in rapporto ai nostri vescovi, sia in rapporto da e verso le Regioni ecclesiastiche.

· Al termine del quinquennio e in sede di rinnovo dei delegati c’è da notare una sostanziale preoccupazione che vi sia una certa continuità [un po’ in tutte le Regioni si è scelto in merito di eleggere qualcuno che alla CPI c’era già stato per un primo mandato] e nello stesso tempo un altro elemento positivo: in quasi tutte le Regioni che finora hanno eletto i propri delegati c’è in genere anche il Segretario della Commissione presbiterale regionale. Mi pare un buon auspicio per una ancora maggiore collaborazione tra Commissione nazionale e Regionali.

· Nell’anno 2000 anche noi come Commissione presbiterale abbiamo vissuto un momento spirituale forte qual è stato appunto il Giubileo che abbiamo celebrato nella Basilica di S. Paolo fuori le mura, pregando per tutti i presbiteri della chiesa italiana, ricordando quelli in difficoltà e anche situazioni più problematiche che si sono vissute anche negli anni recenti.

Il Papa Giovanni Paolo II – nella Novo millennio ineunte – ha offerto a noi tutti, e in particolare agli Organismi di partecipazione, indicazioni molto opportune perché cresca non solo l’aspetto organizzativo, ma più ancora il desiderio e l’impegno di “dare un’anima” a questi vari organismi di partecipazione. Incrociando queste indicazioni con quelle che la CEI ha proposto negli Orientamenti pastorali per il decennio, credo abbiamo davanti a noi un ulteriore impegno fattivo perché cresca una spiritualità di comunione e ci qualifichiamo sempre più come

· “un organismo ecclesiale costituito dalla Conferenza episcopale italiana, che esprime a livello nazionale la comunione e la collaborazione dei presbiteri con l’episcopato italiano e con la sua azione pastorale” (Regolamento della CPI, n. 1).

· I temi che abbiamo affrontato dal 1998 al 2003 come Commissione presbiterale sono tutti di grande urgenza e attualità per la Chiesa italiana e per l’insieme dei presbiteri, della pastorale e di una sempre maggiore capacità di muoversi collegialmente e sinodalmente, soprattutto per aiutare la chiesa italiana (e la parrocchia in particolare) ad uscire da una “pastorale di pure conservazione dell’esistente” per aprirsi piuttosto ad “una pastorale di missione”, aperto al comunicare il Vangelo e tale da favorire anche il fatto che la parrocchia e tutte le comunità testimonino a tutti “la speranza che è in noi”: nasce dalla comunione sacramentale dell’essere Presbiterio e dal ritrovarci a presiedere l’Eucaristia, vincolo d’amore e principio di unità nelle diversità.

· Quasi concludendo questi rapidi spunti mi pare di interpretare il sentire di tutti dicendo che:

· abbiamo vissuto e camminato insieme da fratelli nell’Ordine dei presbiteri

· abbiamo intravisto nuovi orizzonti di speranza cogliendo e rafforzando il tanto bene che c’è

· siamo riusciti ad ascoltarci rispettosamente e con disponibilità nella ricerca di vie nuove

· sappiamo che questo nostro partecipare ad un Organismo comunionale non si esaurisce nella pur pregevole arte del “Consigliare”, ma più ancora in quella più interessante di tessere e ri-tessere sempre nuovi legami di comunione: tra noi, con i Vescovi italiani, con le nostre comunità presbiterali e parrocchiali, col vasto mondo