La situazione
Nell’ambiente ecclesiale regionale ci sono diversi segnali di una forte domanda di formazione. Le offerte formative, tuttavia, sembrano deboli e, soprattutto, non si è sviluppata una prassi di formazione permanete (life–long learning) dei presbiteri, di una formazione, cioè, che accompagni il ciclo vitale dell’esistenza.
Raro è anche il momento della verifica delle iniziative formative in atto e della riprogettazione; spesso si tratta solo di iniziative di "aggiornamento". Certamente non esistono ricette risolutive ma, in una cultura di transizione, in un contesto caratterizzato da profondi cambiamenti, è quanto mai necessario inventare luoghi dove ripensare e coltivare la formazione dei presbiteri, i quali sono chiamati ad essere guide di comunità. E’ la stessa svolta epocale che stiamo vivendo a richiedere un grande lavoro di discernimento e di formazione.
La Chiesa avverte oggi il rischio di una marginalità, e i presbiteri sono i primi ad avvertirne le conseguenze, non quella evangelica del chicco di grano o del lievito, ma quella culturale. Di fronte a questa situazione, talvolta, si reagisce con un senso di vittimismo e le responsabilità della situazione vengono attribuite all’esterno. E’ necessario, pertanto, fare il punto sulla situazione della formazione dei presbiteri così come è realizzata oggi nella Chiesa!
La Commissione Presbiterale Regionale Pugliese ha promosso una indagine sui cammini di formazione in atto nelle diverse Chiese locali e sono emerse due necessità:
· "avviare un progetto di formazione permanente del presbiterio riservando un capitolo alla formazione dei giovani presbiteri e al loro inserimento pastorale";
· "creare itinerari formativi e avere formatori adeguati".
Dopo una serie di incontri della Commissione e l’apporto di specialisti, sono state offerte alcune linee progettuali a partire dalle quali si è sviluppata una riflessione comune nell’ambito della Commissione Presbiterale Pugliese, che ha prodotto il seguente Documento.