La Commissione presbiterale regionale rinnovata per il quinquennio 2003-2008 è presieduta da S.E. mons. Luigi Conti, delegato per il clero; unitamente ad essa in regione abbiamo anche la Commissione per il diaconato che ha come co-segretari il diacono Lorenzo Cerquetella e don Sandro Salvucci. Questa, promossa dalla Presbiterale, è attiva da vari anni e di recente ha promosso un 2° convegno regionale sul diaconato. Inoltre si attende dai Vescovi della regione la promulgazione «ad experimentum» per un triennio gli Orientamenti per la formazione dei diaconi nelle Marche.
Alla riunione della CEM del 1° ottobre u.s. sono stati invitati i segretari delle diverse commissioni regionali a presentare il lavoro svolto. Personalmente dopo aver ricordato l’iniziativa della Giornata regionale di spiritualità, che dà l’occasione di iniziare insieme - Vescovi, preti e religiosi - la Quaresima[1], ho richiamato quanto si è fatto nelle nostre riunioni annuali (in genere, quattro) tenute nella sede della Congregazione Universale di Loreto, dal gennaio 2003, da quando sono stato incaricato di sostituire don Giancarlo Vecerrica eletto vescovo di Fabriano-Matelica, ad oggi. Di seguito inserisco quanto ho detto alcuni mesi fa con l’accento delle tematiche seguenti e in particolare tenendo presente quando è maturato dall’incontro con la CEM (mercoledì 1° dicembre 2004). Un momento positivo che ha aperto, almeno sembra così per ora, la possibilità e la reciproca esigenza di rivedersi annualmente per favorire, con il dialogo, una crescita di attenzione e concretezza alla nostra situazione, non facile, da un lato, per l’invecchiamento del clero e dall’altro per la scarsità di nuove vocazioni.
1. Si è dedicato un costante interesse al tema della formazione permanente del clero. Si è evidenziata l’importanza di non dimenticare la crescita della vita di fede, convinti che qui la carità pastorale trova la forza di crescere nell’ottica della nuova evangelizzazione. Si è valorizzata molto la vita di comunione tra preti e le (diverse) forme di vita in comune o di formazione del clero giovane cogliendo in questo un aiuto per valorizzare il tema della collaborazione pastorale e affrontare in modo adeguato i cambiamenti culturali che investono non solo le nostre zone (cfr Il volto missionario delle parrocchie in un mondo che cambia del 30 maggio 2004).
2. Si è più volte discusso di come favorire la crescita di collaborazione tra la nostra Commissione e i Consigli presbiterali diocesani per far crescere le specifiche competenze[2]. Si è d’accordo che i Consigli presbiterali devono mantenere il carattere di laboratorio in cui cogliere i problemi e tentarne delle soluzioni. Si è messa in evidenza la carenza di comprensione del Consiglio presbiterale come “senato del Vescovo” e da qui - si pensa – derivi la rarità con la quale si convoca.
3. Attraverso una crescente collaborazione con l’Istituto Teologico Marchigiano, in particolare, con l’organizzazione dei due Convegni sul sacramento dell’Ordine, si sono favoriti momenti di approfondimento della teologia del sacramento dell’Ordine, del presbiterio diocesano, della Chiesa particolare e della comunione (dei preti e dei diaconi) con il Vescovo e delle nuove ministerialità.
4. Una sottocommissione ha lavorato per un dossier sulla situazione del clero in regione che don Giovanni Frausini aggiorna costantemente. Si vorrebbe verificare meglio la presenza (preziosa) dei religiosi nelle diocesi.
5. Si è data attenzione ad alcuni temi: La promozione del sostegno economico della Chiesa nelle Marche con don Alberto Pianosi, La situazione universitaria nelle Marche con don Duilio Bonifazi. Si è più volte trattato anche dell’ipotesi di avviare un corso d’aggiornamento teologico-pastorale per il clero della regione; in una prima occasione ha avuto modo di partecipare anche don Mario Florio, Vice-preside dell’ITM.
6. Una sottocommissione guidata da don Agostino Pieretti, salesiano che vive a Porto Recanati, ha contribuito a preparare un testo consegnato ai Vescovi sull’Iniziazione cristiana, tema che interpella esplicitamente il modo di esercitare il ministero ordinato. Abbiamo discusso della necessità di ripensare il modello parrocchiale proprio in vista di una pastorale sul modello dell’iniziazione cristiana e come una delle conseguenze di quell’azione pastorale coordinata che era stata auspicata con il 1° Convegno ecclesiale delle Marche «La nuova evangelizzazione nelle Marche» (Loreto, 19-21 novembre 1993) e in sintonia con le indicazioni della Conferenza Episcopale Italiana (cfr le tre Note del Consiglio Episcopale Permanente della CEI su L’iniziazione cristiana). Si è auspicato, in particolare su questi temi, un migliore coordinamento tra le Commissioni regionali.
7. In alcuni casi non si è potuto non soffermarsi sulla formazione dei Seminari come ambiente in cui si preparano i futuri ministri ordinati. Si è suggerito di proporre attraverso i ministeri un serio itinerario che scandisca delle vere e proprie tappe in cui progressivamente far recuperare le virtù teologali e non dare per scontata la fede. Il ministero pastorale infatti non la garantisce: la mostra!
8. Si avverte la necessità e la positività di far crescere la collaborazione tra le diocesi e si è colto nella nostra Commissione un ambito prezioso per la conoscenza e la crescita di comunione tra diaconi, clero secolare e regolare in regione.
9. Si è più volte evidenziata l’importanza di avviare un progetto regionale per una migliore distribuzione del clero, valorizzando la struttura delle metropolie.
10. Si sono dedicate le ultime riunioni a La situazione dei preti dall’inizio alla fine naturale (non si è trovato, per ora, un titolo diverso), eccetto l’aultima dedicata in modo particolare a riflettere sulla situazione e le prospettive del diaconato in regione. Per l’importanza del tema e la richiesta esplicita della CEM di fare proposte concrete, si è deciso di riprendere l’argomento anche nella prossima riunione che è stata fissata per mercoledì 6 aprile p.v.
Rocchi don Emilio segretario
NB: Sintesi del lavoro svolto fra settembre 2004 e gennaio 2005 nella commissione presbiterale regionale (CPR).
Con alcuni allegati: membri delle Commissioni regionali presbiterale e per il diaconato.
--------------------------------------------
[1] Il 10 febbraio p.v. padre Andrea Gasparino guiderà la Giornata proponendo, dopo l’adorazione eucaristica personale guidata da don Pino Isoardi, una riflessione su L’Eucaristia è fonte della mia gioia?
[2] Il tema è anche presente nella Commissione Presbiterale Italiana dove ci si chiede come collaborare meglio con le Commissioni regionali. Da gennaio 2003 per l’organismo nazionale sono stati eletti tre rappresentanti tenendo conto della rappresentanza zonale: uno per il nord, uno per il centro e l’altro per il sud della regione. Sono risultati eletti don Giovanni Frausini, don Carlo Carbonetti e don Emilio Rocchi.